Spesso per noi donne tingere i capelli equivale a un'ondata di freschezza che mantiene l'aura di novità per... quanto, un mese?
Sì, perché passato l'entusiasmo iniziale, e passate le canoniche quattro settimane, il "vecchio" colore torna a galla. E non c'è niente di più odioso della famigerata ricrescita, soprattutto dopo i cambiamenti più audaci.
Ecco, io di recente ho dovuto affrontare questo problema. Vi racconterò la mia esperienza e di come ho preso tre diverse strade. Una bella ma corta, una da incubo e una, quella finale... sfumata. Ma andiamo con ordine.
Ho i capelli mossi castano scuro, la pelle molto chiara, occhi verdi tendenti al giallo e fisionomia non di particolare rilievo. Capite bene che una tale combinazione è difficile da smuovere dal luogo comune della "faccia cadaverea".
Perciò, due mesi fa decido di lanciarmi in un nuovo look: mi taglio i capelli a
caschetto lungo, poco sotto il mento (una favola davvero, lo raccomando a chiunque voglia osare senza esagerare), mi compro la tinta
biondo dorato e me la applico autonomamente a casa, riducendo il tempo di esposizione di 5-10 minuti rispetto alle istruzioni della confezione (per non creare un distacco troppo evidente col colore delle sopracciglia).
Risultato? Stupendo. Il viso mi si
illumina immediatamente, gli occhi sembrano assumere il colore della nuova capigliatura. I
riflessi sono magnifici, grazie anche al fatto di aver colorato dei capelli sani e non trattati. Aggiungendo anche i miei boccoli naturali, sembro davvero un'altra persona.
Peccato che l'effetto dura solo un mese. Passate quelle quattro settimane di beatitudine, inizia la ricrescita scurissima. Riesco a tollerarla per un paio di settimane, ma poi si trasforma in un'inestetica striscia scura applicata sulla testa che sembra appiattire qualsiasi accenno di volume. Insostenibile.
E da qui la "genialata". Mi dico "beh, la festa è finita, ora ritorniamo al vecchio colore, così tolgo di mezzo la ricrescita". Macché!
Compro una maledettissima tinta "castano scuro" e dopo l'applicazione mi ritrovo con i capelli nero corvino.
Nero corvino, non so se mi spiego.
Lo shock dura parecchi giorni, tutti mi chiedono "ma che hai fatto ai capelli!?", il viso mi ridiventa palido e faccio fatica a truccarmi in armonia con la nuova capigliatura. C'è chi mi dice addirittura che sembro "più seria" così. Insomma, neanche un complimento per il mio azzardo.
Oggi, stanca di non amare ancora il mio riflesso allo specchio, decido di fare il grande passo. Anche se l'ultima disastrosa tinta risale a poco più di una settimana fa. Chissenefrega, tanto i capelli ricresceranno, ma intanto io voglio iniziare a sentire questo look finalmente "mio".
Compro quindi una confezione di
L'Oréal Préferénce - Lo sfumato Nr. 2, quello adatto anche alle brune, e mi metto all'opera.
Nella confezione trovo una piccola spazzola su cui applico il prodotto (dopo aver mescolato il tutto) e lo faccio passare, spazzolando, prima sulle punte, e poi piano piano sempre più su, fino all'altezza delle orecchie più o meno. Naturalmente faccio sì che la crema sia più abbondante sulle punte e meno abbondante più in alto, è l'unico modo che ho per non creare troppo distacco di colore.
Aspetto mezz'ora, poi controllo i progressi che fanno i miei capelli. Finalmente noto che le punte si stanno "inbiondendo". Aspetto altri 10 minuti, per essere sicura che il risultato sia ben visibile, e poi giù con il risciacquo e il trattamento post-schiaritura, come da manuale.
Che dire, a giudicare dal colore dei capelli asciutti, questa tinta vale ogni singolo euro dei 10 che ho speso per prenderla! L'effetto sfumato è davvero questo:
sfumato, ed è tanto naturale quanto pubblicizzato sulla confezione.
Ora ho dei bellissimi boccoli che vanno dal castano scurissimo alla radice, al castano chiaro dorato-quasi-biondo sulle punte, passando per una serie di sfumature intermedie che catturano divinamente la luce.
Consiglio vivamente l'effetto sfumato a tutte quelle che vogliono rinnovare il look senza poi dipendere dalla colorazione periodica a causa della ricrescita.
Se ha fatto un ottimo lavoro sui capelli scuri quanto i miei, figuriamoci cosa può fare sugli altri colori naturali più chiari!
Spulciando su youtube qualche video home made di questo prodotto, ho visto che qualcuno lo sconsiglia vivamente sui capelli scuri. Persino i produttori della tinta avvertono gli utenti che sui capelli molto scuri ci potrebbe essere un effetto rossiccio, più che biondo. Ma loro propongono semplicemente di tenere più a lungo la tina sulle punte, in modo da catalizzarne la schiaritura.
Beh, io ho provato e hanno perfettamente ragione. E sapete cosa mi ha convinta a lanciarmi in quest'ultima avventura senza ombra di paura? Una frase che ha detto Christophe Robin in uno dei suoi video:
"Lasciatevi andare!"
Al diavolo, ha ragione. Sono solo capelli, e i capelli ricrescono. Non abbiate paura di provare, al massimo vi ritroverete con una tinta disastrosa o con dei capelli da tagliare perché rovinati dal calore/acido/qualsivoglia sostanza dannosa.
Trasformate queste esperienze in successi. Imparate a trasformare la realtà e a modellarla a vostro piacimento :) Se non proverete, rimarrete nella vostra sicura "zona comfort", certo, ma non saprete mai che magari quella particolare sfumatura di mogano ramato vi sta da Dio, oppure che il vostro viso affonda così meravigliosamente in un caschetto mosso.
Di sicuro vi perderete qualcosa.